Archive for the 'Legge e uso personale' Category

Italia. Cassazione: e’ reato offrire uno spinello ad un amico

settembre 27, 2008

27 settembre 2008

Chi offre uno spinello ad un amico rischia il carcere per traffico illecito di stupefacenti. E’ questo il senso della sentenza con cui la Cassazione (sentenza n. 36876/2008) ha ieri confermato la condanna di un 26enne di Sondrio che, sulla strada di casa, aveva offerto ad un amico di ‘fumare uno spinello’.
Per la Suprema Corte, come ha riportato Italia Oggi, l’uso di gruppo non e’ configurabile nel caso in questione, in quanto non c’era accordo fra i due giovani, ma l’offerta unilaterale di uno dei soggetti che aveva autonomamente acquistato la sostanza. In altre parole, a meno che degli amici non si mettano d’accordo e ripartiscano le spese dell’acquisto, la resposabilita’ penale risiede solamente sulla persona piu’ altruista.
Ecco cosa scrive la Corte. “Il consumo di gruppo di sostanza stupefacente e’ una circostanza che puo’ ritenersi riscontrata solo quando la sostanza sia stata acquistata da uno dei componenti il gruppo su preventivo mandato degli altri, in vista della futura ripartizione, ed attraverso una partecipazione dei mezzi finanziari occorrenti, di talche’ possa affermarsi che l’acquirente agisca come longa manus degli altri e che il successivo frazionamento della sostanza acquisita sia solo un’operazione materiale di divisione senza trasferimento dell’uno o dell’altro valore”.
“La condotta di un soggetto acquirente di sostanze stupefacenti”, continua la Cassazione, “puo’ ritenersi non punibile, perche’ finalizzata al consumo di gruppo, solo quando possa accertarsi che gli altri componenti del gruppo abbiano avuto, fin dall’origine, quell’autonomo potere di fatto in cui si sostanzia la detenzione”.

Fonte: aduc droghe

Italia. Rasta e marijuana, la Cassazione: nessuna novita’

luglio 12, 2008

11 luglio 2008

‘La Corte di Cassazione non muta giurisprudenza sulla marijuana’: lo precisa in una nota a proposito della sentenza della sesta sezione penale sul possesso di marijuana da parte di un seguace della religione rasta. Sentenza in cui la Corte ‘era chiamata a valutare la decisione del giudice di merito che, dando esclusivo rilievo alla quantita’ di droga detenuta, aveva per cio’ solo, ritenuto che l’imputato la detenesse a fini di spaccio e non, come questi aveva dichiarato, per uso personale’. Annullando quella decisione con rinvio, la Cassazione ha chiesto al giudice di merito di ‘valutare anche- come e’ doveroso fare al fine di stabilire se la detenzione sia a fini di spaccio o per uso personale- le circostanze di tempo, luogo e modalita’ comportamentali dell’imputato e tra queste anche la giustificazione dallo stesso data di appartenenza alla religione rasfatariana’.   

Fonte: aduc droghe

Italia. Rinasce il Dipartimento antidroga

giugno 17, 2008

Rinasce il Dipartimento antidroga

Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento delle dipendenze di Verona, sara’ il direttore del nuovo Dipartimento antidroga che il governo Berlusconi vuole ripristinare dopo l’abolizione fatta dal precedente esecutivo.
Lo ha confermato all’agenzia Ansa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, che ha anche preannunciato che entro la fine di giugno presentera’ la Relazione annuale al Parlamento sulle dipendenze.
‘Ho scelto Serpelloni -ha spiegato Giovanardi- perche’ e’ un personaggio prestigioso, una persona di grandi competenze e di esperienza amministrativa’. Molto attivo sul fronte delle dipendenze, il 53.enne medico internista -che e’ anche direttore del Centro di medicina preventiva e del Reparto di Medicina delle Dipendenze/Alcologia della Ulss 20 di Verona- ha fra l’altro diretto un gruppo di studio internazionale sulle reazioni del cervello alle sostanze stupefacenti e coordina il progetto sperimentale di un sistema di allerta e risposta rapida contro il dilagare del consumo di droghe tra i giovani. Ha inoltre coordinato uno studio preliminare di fattibilita’ per la sperimentazione del ‘vaccino’ anti-cocaina.
Durante la scorsa legislatura, Serpelloni fu chiamato dal ministro Paolo Ferrero a far parte della Consulta degli esperti sulle tossicodipendenze del Ministero della Solidarieta’ Sociale, e dal ministro Livia Turco a far parte della Commissione consultiva in materia di dipendenze patologiche del Ministero della Salute. Con l’attuale governo, Serpelloni ha sicuramente in comune una netta presa di posizione rispetto alle droghe cosiddette ‘leggere’: ‘l’Italia -ha detto poco tempo fa- dovrebbe seguire l’esempio della Gran Bretagna e considerare la cannabis come droga altamente pericolosa’. E, ancora: ‘e’ necessario come istituzioni dare un messaggio chiaro e inequivocabile alle giovani generazioni sulle sostanze stupefacenti, che sono tutte tossiche per il nostro cervello e in grado di alterare anche permanentemente le normali funzioni psichiche della persona. Sulla base di questo si devono creare condizioni di tutela della salute dei cittadini, soprattutto se minorenni, che ne vietino esplicitamente l’uso e la circolazione’.
Serpelloni sara’ in un primo tempo a capo di una ‘struttura di missione’, un organismo provvisorio -con le stesse funzioni del Dipartimento- previsto dal Decreto legislativo 303, la cui creazione richiede tempi meno lunghi rispetto all’istituzione del Dipartimento. La struttura di missione lascera’ poi il posto, appena possibile, al nuovo Dipartimento.

‘Aver scelto per un compito cosi’ importante, come la guida della struttura di coordinamento delle politiche sulla droga, un dirigente di una struttura pubblica, e’ un fatto rilevante’: cosi’ Alfio Lucchini, presidente di Federserd, la federazione del servizi pubblici delle dipendenze, commenta la notizia che il prossimo direttore del Dipartimento nazionale antidroga sara’ Giovanni Serpelloni.
‘Siamo certi – dice Lucchini – che Serpelloni sara’ in grado di valorizzare la realta’ e l’esperienza del Servizio pubblico e di intervento in una fase cosi’ delicata dell’azione antidroga’. Delicata perche’, spiega, in questo periodo sono in atto ‘cambiamenti importanti dei fenomeni che riguardano il consumo e le dipendenze, e che richiedono forti investimenti nel sistema di intervento, a cominciare proprio dai Sert’. E Serpelloni, che ‘si e’ distinto per aver favorito la costituzione dei dipartimenti delle dipendenze come luoghi territoriali del trattamento e della cura, potra’ cercare di costruire le giuste sinergie per affrontare questi fenomeni’.
‘Nel momento in cui un professionista come lui assume un compito cosi’ rilevante – conclude Lucchini – sapra’ commisurare le attivita’, tenendo conto di tutte le opinioni. E Federserd sapra’ interloquire con il capo del nuovo Dipartimento nel modo piu’ costruttivo possibile’.

http://www.giovanniserpelloni.it/index.php?pa=2